
Aiuto grandi e piccoli
a scoprire la magia
di apprendere...
...ad essere se stessi.
PENSIERO
"La mia esperienza didattica e formativa mi ha portato a comprendere che la vera sfida è quella di portare la consapevolezza della semplicità nella vita quotidiana".
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Tutto ciò che ci sembra complesso e insormontabile, alla fine, si trasforma in qualcosa alla portata di chi impara a credere in se stesso.
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Per ottenere questo risultato ho elaborato un percorso che prevede 2 tappe pedagogico-formative.
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Prima tappa
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ASCOLTO
Metto la persona nella condizione di ascoltarsi, mentre racconta e si racconta, mentre mette a fuoco quelle che sono le sue esigenze e quelli che sono i suoi bisogni. Ciò che mi vuole raccontare di se e ciò che semplicemente vuole farmi conoscere, in quel momento. Che si tratti di preoccupazioni, insuccessi, cose in cui vuole migliorare se stessa o se stesso, ma fatica a capire come, oppure sa come farlo ma lo percepisce come faticoso e quindi diventa necessario e opportuno un confronto pedagogico con qualcuno di estraneo, di esterno, che non giudica ma ascolta..
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ASPETTO
Osservo e dò TEMPO, quel tempo che ci permette di riflettere e iniziare a pensare a ciò che serve e non a ciò che gli altri ci dicono che serva per noi. Semplicemente perché non la pensano come noi oppure solo perchè, anche se sono persone vicine e care, non sanno darci un supporto su decisioni che riguardano solamente noi stessi. A volte, tutti abbiamo bisogno di aspettare e di imparare a prenderci del tempo..
ATTIVO
Metto la persona nella condizione di attivarsi e attivare quelle che sono le sue riserve interiori, quell’energia che col tempo possa trasformarsi in non fare, pensando di fare. Ripetuti insuccessi o troppi carichi emozionali eccessivi, ci mettono all’angolo rispetto a noi stessi, in uno spazio in cui è complesso agire, in un luogo che ci costringe a reagire e a non focalizzare ciò di cui abbiamo di più importante: noi stessi..
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Seconda tappa
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ALLEGGERIRE
In ogni cosa che facciamo, anche la più complessa, abbiamo bisogno di leggerezza.
Alleggerire significa togliere ciò che ci appesantisce, le zavorre che ci portiamo da una vita e con le quali abbiamo imparato a convivere ma che ora non rispecchiano più i nostri bisogni, le nostre necessità e soprattutto ci impediscono di raggiungere ciò che vogliamo realizzare..
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SVUOTARE
Come se dovessimo fare un trasloco e abbiamo necessità di organizzare le cose a noi più care, perché il luogo in cui andremo non può sopportare il volume di tutto quello che abbiamo accumulato in questi anni, quindi dobbiamo scegliere ma solo noi possiamo farlo e solo noi sappiamo cosa portare..
RICOMPORRE
Per ricollocare il tutto in un nuovo ambiente e dare un nuovo senso a ciò che faremo e a ciò che avremmo sempre voluto essere e fare, abbiamo necessità di riprogettare il nostro futuro e imparare a distogliere lo sguardo da ciò che non siamo, per riappropriarci di ciò che avremmo sempre voluto fare, senza se e senza ma, collocando al primo posto, le priorità della nostra vita..

PROGETTI
PERSONA

Michele Filanti è pedagogista, formatore e docente di scuola primaria, con oltre venticinque anni di esperienza nel campo dell’educazione e della formazione.
Laureato in Scienze dell’Educazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, si è specializzato in Pedagogia Clinica e ha ottenuto l’abilitazione alla tecnica psicomotoria funzionale di Jean Le Boulch. L’approfondimento psicomotorio lo conduce a Parigi, dove arricchisce ulteriormente la sua visione pedagogica. Proprio in quel periodo nasce michelefilanti.com, un contenitore di esperienze e pratiche educative dedicato alla comprensione dei meccanismi dell’apprendimento, grazie ai quali ciascuno può scoprire e valorizzare la propria identità e le proprie attitudini.
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Nel corso della sua carriera ha progettato e diretto servizi per l’infanzia, ideato percorsi formativi per genitori, insegnanti, educatori, operatori socio-sanitari e anziani, sviluppando un approccio educativo fondato sulla centralità della relazione, sull’osservazione attenta dei processi di apprendimento e sull’idea che ogni persona sia una risorsa, a qualsiasi età.
Il suo approccio mira a sviluppare nelle persone la capacità di affrontare le sfide in modo attivo e consapevole, diventando autentici problem solver.
“Ciò che importa è ciò che sei, e non ciò che gli altri ti dicono di essere o addirittura pensano che tu sia.”
Questa frase rappresenta la sua filosofia di vita e il cuore della sua pratica educativa quotidiana.
È ideatore del metodo “Cervelloinforma”, rivolto in particolare alla fascia over 60, per il mantenimento attivo delle funzioni cognitive e la promozione del benessere mentale attraverso strategie pedagogiche.
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La sua attività si caratterizza per una visione integrata dell’educazione, che coniuga corpo, mente ed emozioni, e per una profonda attenzione alla crescita della persona come essere unico e irripetibile.